La rivoluzione del tempo profondo – Marzia Migliora
Seconda edizione di Arte San Leonardo
La rivoluzione del tempo profondo è il titolo dell’opera dell’artista Marzia Migliora, realizzata per l’edizione 2024 del progetto Arte a San Leonardo, che mette in dialogo i linguaggi dell’arte contemporanea con la storia e l’identità della Tenuta San Leonardo, azienda produttrice di vini nella località di Avio, in Trentino.
La rivoluzione del tempo profondo racconta di tempi geologici impercettibili, dei quali possiamo intravedere solo i risultati attraverso l’osservazione di rocce, resti fossili di esistenze animali e vegetali scomparse e degli spostamenti delle placche terrestri.
Dopo un periodo di residenza e di ricerca nei quali l’artista ha incontrato espert* di ambiti diversi ed esplorato con loro il territorio circostante la Tenuta, Marzia Migliora ha realizzato tre grandi tavole che descrivono il panorama attraversato tramite l’unione di forme di vita presenti e passate. Quello che viene restituito nei disegni è “un sistema vivente complesso, un ampio mondo di interconnessioni” che raggruppa “cellule, organi, muscoli, fossili, minerali, piante, creature marine, cortecce, spermatozoi, umani e animali, in movimento, un macro e microsistema, una comunità vivente e le sue relazioni reciproche”.
Le tavole realizzate con tecnica mista, sono attraversate da un intreccio di radici, vene e fiumi di colore viola, ottenuto attraverso la polvere di tartaro usata nella produzione del vino, un elemento che rende visibile l’interdipendenza tra le diverse specie che abitano il paesaggio.
Partendo da quest’opera di grande formato, Marzia Migliora insieme a Lungomare ha realizzato un libro d’artista in 200 copie numerate in forma di leporello e una serie di etichette per le bottiglie di San Leonardo 2019.
Il libro, che per essere sfogliato diventa oggetto scultoreo, alterna un racconto composto da segni, intrecci e dolci rilievi alle parole di un’intervista fatta all’artista da Giovanna Amadasi, curatrice.
La sovra copertina grigia, della sagoma di un paesaggio che rimanda a quello che circonda la tenuta, avvolge la copertina bianca del leporello. Su di essa sono presenti dettagli delle opere dell’artista, tratti neri e carichi che lasciano spazio ad un prezioso rilievo che si mostra al tatto e ad una luce radente.
Infine, la serie di etichette si compone di diversi elementi estrapolati dalle tavole, impreziosite con delle venature viola in rilievo, che richiamano alla vista e al tatto la polvere di tartaro e che si intrecciano con la tipografia in color ottone.
Anno
2023–2024