Lungomare Gasthaus
Lo spazio progettuale ed espositivo Lungomare coglie l’occasione del suo decimo compleanno per aprire il Lungomare Gasthaus, uno spazio temporaneo di pensiero e azione che coniuga la cucina come luogo di produzione culturale e sociale con un programma lungo un mese, comprendente discussioni, dialoghi e workshop, una serie di interventi negli spazi di Lungomare, un programma di film e una serie performance e azioni nello spazio pubblico della città di Bolzano.
Il Gasthaus è un importate teatro della nostra quotidianità, un luogo di convivialità e incontro, ma anche di trattativa e di scambio. In quest’ottica Lungomare Gasthaus intende fornire una cornice per discussioni e azioni comuni, insieme ad artisti internazionali e regionali, designer, musicisti e pensatori per riflettere insieme sulla nostra contemporaneità. Lungomare Gasthaus vuole sfruttare il potenziale di questo spazio aperto per mettere in discussione lo status quo attraverso un dialogo allargato, per confrontare pensieri, elaborare posizioni e mettere in moto azioni concrete per il nostro presente e per le nostre future evoluzioni.
Il programma di Lungomare Gasthaus ruota attorno a temi che hanno attraversato, come un filo rosso, tutti i progetti di Lungomare fin dalla sua fondazione: il territorio e la sua complessità sociopolitica, lo spazio pubblico come bene comune e come luogo di interazione della cittadinanza, la transdisciplinarietà e le problematiche politico-culturali più imminenti rispetto alle condizioni della produzione culturale.
Accanto agli iniziatori del progetto, Angelika Burtscher, Daniele Lupo e Lisa Mazza, responsabili per la regia generale, la struttura di base del progetto e la curatela dei singoli interventi, saranno presenti altri due attori e “complici” Luigi Coppola e Filipa Ramos, rispettivamente artista e curatrice in residence per il programma del mese.
Lungomare, Piazza Matteotti, Prati del Talvera, Piazza del Grano, Pippo (via Cadorna)
Programmazione in collaborazione con:
Filipa Ramos
Luigi Coppola
- Åbäke
- Alex Piovan a.k.a. Sigma
- Stefano Bernardi
- Gaëlle Boucand
- Monika Callegaro
- Sara Casiraghi
- Choriosum
- Claudio De Nicola a.k.a. Jack Herer
- Céline Condorelli
- Luigi Coppola
- Cyclephante
- Arno Dejaco
- Agata Erlacher
- Fabio Grandinetti a.k.a. Dj Nigo
- Marcello Fera
- Beatrice Galilee
- Martino Gamper
- Uli Gamper
- Roberto Gigliotti
- Ingrid Hora
- Pierre Huyghe
- Matteo Jamunno
- Joseph Miceli & Lina Ozerkina
- Margareth Kammerer
- Katja Trojer & Daniel Oberegger
- Diletta La Rosa
- Andrea Lissoni
- Lo Pinto Luca
- Heinz Mader
- Marco Picone a.k.a. Zelda
- Michele Cirillo a.k.a. Ciro
- Marzia Migliora
- Lene Morgenstern
- Maxi Obexer
- Nikolay Oleynikov
- Ralf Pflugfelder
- Jonathan Pierini
- Paolo Plotegher
- Filipa Ramos
- Riccardo El Madany a.k.a. Bomberman
- Alex Rich
- Eléonore Saintagnan
- Samuel Stenico a.k.a. Sten
- Flora Sarrubbo
- Simon Sheikh
- Luis Silva
- Simone Simonelli
- Ina Tartler
- Andrea Thal
- TurboTrööt
- Matthias Vieider
Mostra / Performance / Oggetti
Le esperienze che raccogliamo si inscrivono nel nostro fare ed operare; lasciano impronte sulle cose, negli spazi, nei luoghi. Le nostre decisioni di oggi si basano su ciò che siamo stati, e nel prenderle ci lasciamo guidare da emozioni soggettive, dal contesto sociale e politico, dalle nostre conoscenze, dal confronto critico con la nostra realtà.
Nell’ambito del Lungomare Gasthaus si produce una serie di lavori che ruotano attorno al tema “Quando ieri diventa domani”. Il progetto parte da una riflessione e da diverse suggestioni sui progetti passati, sui metodi e gli approcci di Lungomare e allo stesso tempo getta uno sguardo utopico verso il futuro che Lungomare non ha ancora scritto e verso il mondo di domani, per lasciare campo libero anche alle potenzialità. “Quando ieri domani” vuole offrire
spunti di riflessione per invitare a formulare domande sulle condizioni e sui mutamenti della produzione culturale in relazione a diversi contesti geografici. “Quando ieri domani” è fatto di azioni, di una serie di performance, di oggetti e di una mostra a Lungomare Gasthaus.
A cura di Angelika Burtscher, Daniele Lupo e Lisa Mazza
Con:
Åbäke & Martino Gamper & Alex Rich, Stefano Bernardi, Ingrid Hora & Maxi Obexer, Heinz Mader, Joseph Miceli & Lina Ozerkina, Marzia Migliora, Osservatorio Urbano: Roberto Gigliotti & Jonathan Pierini, Maruša Sagadin
Maruša Sagadin
Installazione di elementi dello spazio, diversi oggetti e collage
I numerosi complessi edilizi della città di Bolzano sono uno spunto per analizzare la definizione dei confini fra pubblico e privato e le conseguenze dell’edilizia sui modelli di comportamento degli abitanti. In rappresentanza degli edifici al Lungomare Gasthaus sono installate acluni componenti architettonici in forma di elementi dello spazio, sculture e collage. I protagonisti del progetto dell’artista vanno a creare in questo contesto spaziale una nuova comunità. Il lavoro mescola teoria e pratica, realtà e finzione, privato e pubblico, esotismo e sguardo locale.
Produzione: LMGH
Stefano Bernardi & Heinz Mader
10 vinili e 10 disegni
Suono, segno e azione sono gli elementi che caratterizzano la collaborazione di Stefano Bernardi e Heinz Mader per il progetto. Questo consiste nella realizzazione di una serie di 10 vinili su cui Stefano Bernardi ha inciso le tracce di una rivisitazione sonora dei progetti realizzati da Lungomare nei primi dieci anni di attività. Testimonianze, racconti, discussioni, visioni e produzioni editati come samples possono essere suonati dal pubblico sulla console da dj installata per la mostra. Heinz Mader allo stesso modo traccia sulle copertine dei vinili il segno delle sue suggestioni visive. La poetica dell’assurdo, l’ironia, il sarcasmo, la provocazione di Heinz Mader incontrano il coro delle tracce di progettualità editate da Stefano Bernardi.
Produzione: LMGH
Osservatorio Urbano: Roberto Gigliotti & Jonathan Pierini
Workshop e serie di poster
“Osservatorio Urbano”, laboratorio temporaneo di strategie urbane, è stato fondato nel 2005 da Lungomare e propone, con un approccio interdisciplinare, nuove forme di lettura e descrizione della città contemporanea. Grazie ai numerosi interventi, che si concentrano principalmente sugli aspetti della spontaneità, delle emozioni e dell’imprevedibilità del contesto urbano, l’“Osservatorio Urbano” è strutturato come un laboratorio aperto e consente di entrare a contatto diretto con le immagini e le impressioni che gli abitanti hanno della loro città. “Where the Things are Wild—annunci, notizie, luoghi” è un’indagine condivisa sullo spazio della comunicazione nella città di Bolzano che esplora i confini tra i luoghi reali e metaforici dell’informazione sperimentando modi possibili di produrre interferenze e influenze reciproche.
Marzia Migliora
Serie di 216 piatti in ceramica bianca
Il progetto di Marzia Migliora prende spunto da questa lapidaria sentenza con cui l’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti giustificò i tagli alla cultura, alla ricerca e all’istruzione.
L’amore per la cucina e l’estetica della tavola ispirano all’artista una serie di piatti in ceramica, che diventano strumento per provocare il confronto tra i commensali. Ogni piatto riporta una citazione estratta da discorsi di politici riguardo al tema della cultura. Lungomare Gasthaus diventa teatro di un ipotetico parlamento, in cui la tavola apparecchiata appare come un discorso aperto dove si alternano punti di vista in opposizione. Marzia Migliora ci invita a prendere posizione sugli scranni per schierarsi e confrontarsi sulle tematiche portate in tavola. La cultura è ironicamente servita nel piatto come una pietanza. L’intento del progetto è di portare a considerare la cultura sullo stesso piano del cibo, quale nutrimento primario per la mente dell’essere umano.
Produzione: LMGH
Åbäke, Martino Gamper & Alex Rich
08/06/2013
Un fuoco in mezzo al giardino, i commensali seduti attorno per prendere parte alla cena. Gli osti della serata Martino Gamper, Åbäke e Alex Rich modificano lo spazio per favorire il dialogo, l’interazione e la partecipazione degli ospiti. Piuttosto di ricreare un momento arcaico per celebrare la natura e il modo puro di vivere, la trattoria circolare vuole mettere in discussione come vivremo nel futuro e come il nostro stare in comune può essere modellato. “trattoria circolare” è un progetto sviluppato per Lungomare Gasthaus, una ri-edizione della “Trattoria Al Cappello” che i quattro progettisti hanno iniziato più di dieci anni fa a Londra, stimolati da una comune passione per il cibo, per la cucina e per l’interesse a innescare situazioni insolite di interazione e di dialogo.
Una conversazione performativa con Ingrid Hora & Maxi Obexer
Nel 1967 l’ingegnere italiano Giorgio Rosa ha gettato le fondamenta di una piattaforma di acciaio e cemento, grande 400 m2, che ha chiamato in Esperanto la “Insulo de la Rozoy”, ovvero “L’isola delle rose”. L’isola è stata costruita a undici chilometri dalla costa italiana e si trovava quindi appena al di fuori delle acque territoriali, di fatto uno “Stato libero”.
Attorno a questa micronazione nelle immediate vicinanze di Rimini si sono sollevate prontamente innumerevoli voci; era un luogo destinato a proiezioni di ogni genere, ma era soprattutto una cosa: un’utopia. Dopo 80 giorni, l’isola è stata occupata dalla guardia costiera italiana e bombardata.
Per Ingrid Hora e Maxi Obexer l’idea di quest’isola è spunto per un dialogo performativo che si pone l’interrogativo di come un luogo, un paese o anche un’utopia possano trasformarsi nell’idea di una “nuova patria”, senza doverla costruire su direttive nazionali.
Cinema
“This is my land” è il titolo di un film di Ben Rivers che ritrae la quotidianità di Jake Williams, un uomo che ha scelto di ritirarsi in una foresta del nord-est della Scozia e vivere da solo in modo autosufficiente, a diretto contatto con la natura. Rappresentando la relazione così profondamente empatica fra un individuo, un luogo e il mezzo cinematografico utilizzato per raccontarlo, “This is my land” è diventato il titolo di un programma di proiezioni cinematografiche della durata di quattro settimane. Le opere presentate esplorano il tema del senso di appartenenza e osservano le relazioni,esistenti o potenziali, fra le persone, lei istituzioni e i territori. Vengono presentate opere di artisti e filmmaker che hanno utilizzato le tecniche del film e del video per documentare questi legami in contesti molto diversi e che spessoci inducono a osservare quanto la vicinanza non sia tanto una questione di prossimità fisica, quanto piuttosto di empatia fra comportamentie sentimenti condivisi. Il programma intende verificare il ruolo fondamentale del cinema d’arte nella scoperta,nell’osservazione e nell’indagine di quella complessità di fenomeni che lega le persone ai luoghi.Ogni serata del cinema parlerà uno dei filmmakero un’altro ospite sul programma.
A cura di Filipa Ramos
I film:
06/06
Con la presenza della regista Gaëlle Boucand
This is my land
Ben Rivers
UK, 2006, 14’, 16mm, s/w, stereo
JJA
Gaëlle Boucand
FR, 2012, 51’, HD, color, stereo
13/06
Con la presenza di Hich Bourdane e Giovanni Fassina (presidente e vicepresidente di MAIA Onlus – Make An Impact Association Onlus)
What Everybody Knows
Ayreen Anastas & Rene Gabri
PS/US, 2006-2008, 1h58’
20/06
Con un’introduzione di Andrea Lissoni (curatore)
Un film abécédaire
Eléonore Saintagnan
FR, 2010, 21’, Video, color, stereo
Streamside Day Follies
Pierre Huyghe
USA, 2003, 26’, film/video, color, stereo
27/06
Con un’introduzione di Rinaldo Censi (autore, critico e curatore)
A Letter to Uncle Boonmee
Apichatpong Weerasethakul
THAI, 2009, 17’40’’, 16mm, color, stereo
Das Lied von der Erde: Gustav Mahler
Yervant Gianikian & Angela Ricci Lucchi
IT, 1982, 17’, 16mm, color
Performance
Atto 1: Resistenza
Atto 2: Armonia o conflitto?
Atto 3: Visione e profezia
Esercizi di coralità politica
“Masses & Motets” sono tre performance musicali incentrate sulla presa di parola, la resistenza alla società dello spettacolo e dei consumi, la testimonianza, la proposta e la visione politica.
Il coro è simbolo della capacità di un gruppo di persone di “accordarsi”, di creare un’armonia comune, passando anche attraverso dei momenti in cui le voci, individuali o collettive, sono in dialogo o in conflitto. Gli artisti coinvolti provengono da famiglie musicali e performative differenti come hip hop, letteratura performativa, canto polifonico, teatro, poetry slam, musica leggera e musica sperimentale. Il progetto si radica sulle scritture di autori che continuano a lasciare il segno in termini di immaginario politico, come Langer, Pasolini, Gramsci, Beuys e si apre a scritture originali costruite espressamente per il progetto. Le performance saranno eseguite prima in alcuni spazi pubblici della città e poi a Lungomare Gasthaus in una performance collettiva.
Un progetto di Luigi Coppola
In collaborazione con Marcello Fera e Ina Tartler
Performances:
06/06, 07/06, 14/06/2013
Atto 1: Resistenza
Alex Piovan a.k.a. Sigma, Michele Cirillo a.k.a. Ciro, Riccardo El Madany a.k.a. Bomberman, Marco Picone a.k.a. Zelda, Claudio De Nicola a.k.a. Jack Herer, Fabio Grandinetti a.k.a. Dj Nigo, Samuel Stenico a.k.a. Sten (Hip Hop), Arno Dejaco, Matteo Jamunno, Matthias Vieider (letteratura performativa)
Atto 2: Armonia o conflitto?
Choriosum (coro), Arno Dejaco,
Matteo Jamunno, Matthias Vieider (letteratura performativa)
Musica: Marcello Fera
Testo: Arno Dejaco
Atto 3: Visione e profezia
Monika Callegaro, Lidia Cerbaro, Lene Morgenstern, Diletta La Rosa, Flora Sarrubbo, Alissa Thaler (musica leggera, recitazione, slam poetry), Arno Dejaco, Matteo Jamunno, Matthias Vieider (letteratura performativa)
Produzione: LMGH
Residenza per artisti
Nelle ultime due settimane di Lungomare Gasthaus, si attivano due brevi residenze artistiche per produrre una serie di azioni site specific. Luigi Coppola ha scelto due pratiche artistiche che, pur con linguaggi artistici differenti, sono accomunate dalla radicalità politica nell’azione artistica e la spinta relazionale che attivano attraverso i loro processi.
A cura di Luigi Coppola
13 — 23/06
Nikolay Oleynikov: Learning Mural
Residenza per artisti e workshop
Produzione: LMGH
24 — 30/06
Motus
Residenza per artisti e performance
13 — 23/06/13
Nikolay Oleynikov
Il Learning Mural è un insieme di pratiche educative alternative che includono la formazione di collettivi temporanei e che si concludono con la produzione di un genere (monumentale) di opera d’arte, abitualmente basata su un impianto narrativo, su pratiche corporee, artistiche e discorsive del vivere comune, che comprendono arti marziali, notti in bianco, letture collettive, musica, danza, discussioni, bevute, politiche della strada, wall painting, scrittura di sceneggiature, e potete continuare questa lista come volete. Durante la residenza, l’artista collaborerà con un gruppo per creare un Learning Mural site-specific al Lungomare Gasthaus.
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Tenere gli occhi aperti e reagire ai fatti come lupi nella foresta: avventurarsi soli, fuori dal branco, o muoversi in gruppo come corpo solo, per re-situare l’oggi e immaginare fosforescenti Domani. Il tempo scenico si spacca in tre:
WHen: un Atto-solitario dove “un oscuro scrutare” di P.K. Dick guida un serrato contraddittorio fra regista e attrice su movimento e controllo, inottemperanza e obbedienza… sulla libertà scenica.
WHO: un Atto-corale di mezzanotte, movimento comune e confuso di performer e spettatori. Mimetismi di corpi mascherati nel selvatico: una quasi-danza folclorica, scomposta e libertaria…
WHeRe: un incontro sulle modalità alternative di gestione degli spazi e della cultura, nel quale si intrecciano il linguaggio pubblico e la memoria individuale.
Conversazioni
È possibile che un mese si trasformi in un luogo d’incontro? È possibile che un anniversario si trasformi in un punto di riferimento? Il desiderio di trasformare un lasso temporale in un luogo d’incontro e di convertire una celebrazione in un momento di riflessione è ciò che ha dato vita al progetto the Sunday Brunch. Il decimo compleanno di Lungomare è l’occasione per riflettere sul suo ruolo e per prefigurarne il futuro anche in riferimento a istituzioni affini. Non desideriamo affrontare queste considerazioni da soli e visto che riteniamo che il ruolo degli spazi indipendenti debba essere comunque discusso collettivamente in modo piacevole e amichevole, abbiamo invitato alcune persone, che rispettiamo e ammiriamo, a trascorrere un po’ di tempo con noi. Nel corso di quattro weekend, artisti, curatori, designer e altre persone che hanno riflettuto sul ruolo delle istituzioni, contribuito a dare forma alla loro natura in costante evoluzione e immaginato il loro futuro, vengono a Bolzano e si uniscono a noi per un Brunch domenicale aperto a tutti a Lungomare Gasthaus.
A cura di Filipa Ramos
Con:
02/06: Céline Condorelli
Respondent: Cecilia Canziani
09/06: Luca Lo Pinto, Andrea Thal
Respondent: Martina Oberprantacher
16/06: Ralf Pflugfelder, Beatrice Galilee
Respondent: Monica Carmen
23/06: Simon Sheikh, Luís Silva
Respondent: Paolo Plotegher
Architettura
I membri di ConstructLab/exyzt per Lungomare sono Alexander Römer, Gonzague Lacombe, Patrick Hubmann e Mattia Pacco- Rizzi. Si sono assunti la responsabilità di disegnare e costruire il contesto spaziale del Lungomare Gasthaus. La cucina aperta e il bar si incastrano nella struttura architettonica preesistente al piano terra. Una struttura sospesa va a creare una copertura e si trasforma verso l’alto in un palcoscenico polifunzionale per performance, proiezioni, dibattiti e altre idee. Questa impalcatura di legno costituisce un contrasto con il contesto paesaggistico circostante, piuttosto idilliaco, e prende le distanze dalle forme tradizionali dell’edilizia e della moderna architettura monofamiliare, per orientarsi piuttosto a quei singoli elementi industriali che la tecnica ha disseminato nel paesaggio. La struttura in legno crea una sorta di palcoscenico contemporaneo, adagiato sulle rovine di un antico teatro greco. In tre luoghi pubblici della città (Piazza del Grano, Piazza Matteotti, Prati del Talvera) un intervento architettonico servirà da palcoscenico e fungeranno da arredamento urbano.
Concept: Teatro del Mare by ConstructLab/exyzt
Simone Simonelli ha sviluppato il design dei posti a sedere e dei tavoli.300mt lineari circa è la quantità di legno calcolata per la realizzazione. Le sedute verranno realizzate con legno e materiali reperibili in un qualsiasi negozio di ferramenta. Il workshop, organizzato prima dell’apertura del Gasthaus offre un’esperienza collettiva e partecipativa per riscoprire abilità manuali e la confidenza nel lavorare con attrezzi comuni.
Cucina
Lungomare Gasthaus celebra la ricchezza, la qualità e l’abbondanza dei prodotti provenienti in larga parte dal territorio a partire da un progetto culinario che si ispira ai concetti di identità, territorio e originalità. La cucina intende fungere da catalizzatore per creare un terreno di incontri, discussioni e scambi. Il menu è stato messo a punto dopo aver fatto visita a produttori, agricoltori e piccoli artigiani con l’intento di verificare l’origine degli ingredienti, ma anche per incontrare le persone, conoscere la loro ideologia e comprendere la loro missione. Alcuni ingredienti della cucina, quasi scomparsi, sono stati reinseriti nel mercato da alcuni dei nostri partner: un tributo alla biodiversità e una scoperta per tutti i buongustai. Il menù comprende una selezione di antipasti, seguita da una serie di piatti principali, vegetariani e non, che cambia di settimana in settimana. Responsabile per l’intero concetto culinario di Lungomare Gasthaus è Uli Gamper, assistito da Agata Erlacher. Il menù in varia nel corso del mese, a seconda della disponibilità dei prodotti dei nostri partner. Erbe fresche e fiori saranno coltivati direttamente sul posto e integrati nella struttura della cucina aperta.
Ospite:
20 — 23/06
Sara Casiraghi, pentolapvessione
Bolzano Caput Mundi
Ricette dal mondo del Talismano della felicità
Dolomiten: 01./02.06.
Alto Adige: 05.06.
Alto Adige: 07.06.
Dolomiten_8./9.06
Lukas Bertagnolli: Politische Etüden. Dolomiten: 19.06.
Daniela Mimmi: Lungomare tra cinema, musica e performance. Alto Adige_27.06
Alto Adige: 28.06.
Lukas Bertagnolli: Fest für die kleine Stadt. Dolomiten, 29./30.06
Lukas Bertagnolli: Stürzendes Zoon Politicon. Dolomiten, 6./7.07.
Domus Nr. 971_Luglio/Agosto 2013
blog.atcasa.corriere.it, 31.05.
atp diary
atp diary 1
Tageszeitung, 31.05.
altoadige.gelocal.it, 01.06.
Franzmagazine, 03.06.
Franzmagazine, 03.06./1
Franzmagazine, 03.06./2
Franzmagazine, 03.06./3
Franzmagazine, 03.06.2013/4
Franzmagazine, 03.06./5
Franzmagazine, 04.06.
Franzmagazine, 05.06.
pigmag, 06.06.
Franzmagazine, 06.06.
Franzmagazine, 06.06./1
Franzmagazine, 07.06.
Franzmagazine, 07.06./1
Franzmagazine, 10.06.
Franzmagazine, 10.06./1
Franzmagazine, 10.06.2013/2
Franzmagazine, 11.06.
salto.bz, 11.06.
Franzmagazine, 14.06.
Franzmagazine, 14.06./1
Franzmagazine, 17.06.
Franzmagazine, 17.06./1
Franzmagazine, 17.06./2
Franzmagazine, 17.06./3
Franzmagazine, 19.06.
pentolapvessione, 20.06.
Franzmagazine, 24.06.
Franzmagazine, 24.06./1
Franzmagazine: 24.06./2
Franzmagazine, 25.05.
domus, 27.06.
Franzmagazine, 28.06.
Franzmagazine, 01.07.
ewo
Frutop
Kammerlander
Würth
franzmagazine.com
Antonio Dalle Nogare Collection
Pippo Food Chill Stage
Festival Transart
Vinilficio
Zelig
Food & Drink Partners:
Ahrntaler Natur
Altromercato
Aspinger Raritäten
BergnerBräu
Bio*Beef
Biokistl
Sarner Forellenzucht
Prader Dorfsennerei
Daniel Primisser
Hans Rottensteiner
Schullian
Ultner Brot
Messnerhof
Agostini
Su Lungomare
L’associazione culturale Lungomare – fondata a Bolzano nel 2003 – nasce dal desiderio e dalla necessità di aprire uno spazio nel quale condividere differenze, esperienze, opinioni e desideri, uno spazio nel quale legare la produzione culturale alla dimensione politica e sociale. Lungomare realizza progetti che investigano e testano relazioni possibili tra design, architettura, urbanistica, arte e teoria e i cui risultati sono stati presentati con formati diversi: discussioni pubbliche, convegni, pubblicazioni, mostre e interventi nello spazio pubblico caratterizzati dall’intenzione di interagire con i processi culturali e socio-politici del territorio in cui Lungomare opera. Attualmente l’attività di Lungomare si concentra su progetti di residenza a lungo termine, un formato attraverso cui Lungomare invita ospiti a interagire e confrontarsi con il contesto dell’Alto Adige. L’attività di Lungomare si ispira a tre principi: un’attenzione specifica per il contesto nel quale vengono realizzati i progetti dell’associazione, l’approccio transdisciplinare che li contraddistingue e la riflessione sul ruolo di Lungomare come istituzione culturale in relazione con il territorio in cui opera.
CronologiaTerritorio
Lungomare ha sede ai margini di Bolzano, il capoluogo dell’Alto Adige, e si relaziona al contesto in cui opera cercando di metterne in luce le dinamiche di cambiamento. A grandi aree urbanizzate si alternano estese superfici intensivamente coltivate e altre di interesse paesaggistico che penetrano fin dentro la città e forniscono uno sfondo molteplice e pittoresco alla scenografia urbana. La città è circondata dalle montagne e questo è uno dei motivi per cui l’industria del turismo è diventata trainante per queste località. La struttura demografica della città è stata caratterizzata da lungo tempo dalla convivenza di due popolazioni, quella di lingua tedesca e quella di lingua italiana. La composizione sociale e demografica dell’Alto Adige Südtirol sta cambiando. Migranti da territori anche non europei si dirigono verso questi luoghi per stabilirvisi mentre flussi, anche di rifugiati politici, attraversano questo territorio.