Storie di cose
Il progetto si inserisce nella ricerca che impegna Lungomare sulle tematiche legate alla quotidianità ed alle possibili relazioni che si possono generare tra questa ed il progetto. Storie di cose si articola su due livelli: uno “scientifico”, affrontato nel convegno “Biografia degli oggetti” (alla Libera Università di Bolzano, Facoltà di Design e Arti) ed uno “applicato progettuale” che viene approfondito nella mostra a Lungomare. Per la mostra progettisti di appartenenza culturale, provenienza geografica ed età differenti che quotidianamente si confrontano con la generazione e la produzione di oggetti ad inviare alla galleria un oggetto a sua scelta al quale dovrà essere acclusa la “biografia” dell’oggetto.
Progetto in collaborazione con:
Facoltà di Design e Arti, Libera Università di Bolzano / Casa editrice: Bruno Mondadori
Lungomare
Libera Università di Bolzano, Facoltà di Design e Arti
La biografia degli oggetti, il concetto della mostra
Le nostre vite sono disseminate di oggetti ed è attraverso molti di questi oggetti, la loro ricorrenza e la loro familiarità, che spesso li fa apparire come scontati, che possiamo circoscrivere una dimensione quotidiana che attraverso essi si dipana. Questi oggetti, che non a caso definiamo “quotidiani”, non solo delimitano e costituiscono una grande parte delle nostre vite, ma, a volte – senza che ce ne accorgiamo, contribuiscono a trasformarle. Al contempo sono questi stessi oggetti a cambiare: si usurano, invecchiano, si rompono, ma anche si ridislocano e si riarticolano con altri oggetti o attività prima non presenti, a volte cambiando anche radicalmente di funzione. La storia e le trasformazioni di questi oggetti non si limitano a ciò che accade loro una volta che entrano a far parte delle nostre vite quotidiane: la loro storia, la biografia di ciascun oggetto, inizia ben prima, dal momento in cui un dato oggetto viene alla luce in una fabbrica, officina, laboratorio ed è segnata dal processo di progettazione che ne ha preceduto l’effettiva nascita. Essa prosegue poi attraverso i canali di distribuzione per giungere tramite acquisto, regalo, furto, prestito a contribuire a costruire e specificare il nostro quotidiano, grazie anche alle esperienze che un tale oggetto ha vissuto. E poi, quasi sempre, gli oggetti escono dal nostro quotidiano, ma questo non vuol dire che muoiano, per lo meno non subito: possono incorrere in una agonia più o meno lunga che li vede andar verso la dismissione, ma che può anche dar loro una seconda vita – recuperati, riciclati, riutilizzati – fino alla consacrazione in musei o teche domestiche?
Della maggior parte degli oggetti quotidiani non consideriamo nemmeno il fatto che abbiano una propria biografia: sono lì finché non si rompono, usurano o li troviamo vecchi; situazioni a cui quasi sempre segue una non problematica scomparsa, senza rimpianti, né nostalgie. Altri oggetti, invece, possono assumere una certa rilevanza nelle nostre vite venendosi ad intrecciare alle nostre biografie ed allora ci interessiamo maggiormente a loro, stiamo più attenti alle loro trasformazioni, al loro futuro e al loro passato. In questi casi possiamo dire di conoscerne la biografia, anche se quasi mai ci capita di raccontarla, di condividerla con altri.
Nel 2009 ha fatto seguito alla mostra, “Biografie di oggetti / Storie di cose”, un libro pubblicato presso l’editore Bruno Mondadori di Milano. Il volume è diviso in due capitoli; il primo, “Biografie di oggetti”, raccoglie una serie di saggi di sociologi e antropologi internazionali mentre il secondo, “Storie di cose”, descrive le biografie raccolte e presentate nella mostra.
Design: Lupo & Burtscher
„Biografie di oggetti / Storie di cose“ su issuu.com
Ordina il libro via: info@lungomare.org
19/10/2007
Con: Wieki Somers (designer, NL) e Harvey Molotch (sociologo, USA)
16/07/2009
Biografie di oggetti – Storie di cose
Una serata tra designer, oggetti e l’intrecciarsi delle loro vite
Presentazione del volume
Progetto a cura di Angelika Burtscher, Daniele Lupo, Alvise Mattozzi, Paolo Volonté
Intervengono Martino Gamper, Abäke, Gilberto Penzo, Joe Velluto e TankBoys
Della maggior parte degli oggetti quotidiani non consideriamo neanche il fatto che abbiano una propria biografia. Altri oggetti, invece, possono assumere una cer ta rilevanza nelle nostre vite venendosi a intrecciare alle nostre stesse biografie; allora ci interessiamo maggiormente a loro, stiamo più attenti alle loro trasformazioni, al loro futuro e al loro passato. A partire da questa riflessione è nata una collaborazione tra la Galleria Lungomare di Bolzano e la Facoltà di Design e Arti della Libera Università di Bolzano che si è concretizzata in una mostra e in un volume, Biografie di oggetti | Storie di cose (Bruno Mondadori, 2009).
Libera Università di Bolzano, Facoltà di Design e Arti
Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano
Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige, Ripartizioni alla Cultura
Su Lungomare
L’associazione culturale Lungomare – fondata a Bolzano nel 2003 – nasce dal desiderio e dalla necessità di aprire uno spazio nel quale condividere differenze, esperienze, opinioni e desideri, uno spazio nel quale legare la produzione culturale alla dimensione politica e sociale. Lungomare realizza progetti che investigano e testano relazioni possibili tra design, architettura, urbanistica, arte e teoria e i cui risultati sono stati presentati con formati diversi: discussioni pubbliche, convegni, pubblicazioni, mostre e interventi nello spazio pubblico caratterizzati dall’intenzione di interagire con i processi culturali e socio-politici del territorio in cui Lungomare opera. Attualmente l’attività di Lungomare si concentra su progetti di residenza a lungo termine, un formato attraverso cui Lungomare invita ospiti a interagire e confrontarsi con il contesto dell’Alto Adige. L’attività di Lungomare si ispira a tre principi: un’attenzione specifica per il contesto nel quale vengono realizzati i progetti dell’associazione, l’approccio transdisciplinare che li contraddistingue e la riflessione sul ruolo di Lungomare come istituzione culturale in relazione con il territorio in cui opera.
CronologiaTerritorio
Lungomare ha sede ai margini di Bolzano, il capoluogo dell’Alto Adige, e si relaziona al contesto in cui opera cercando di metterne in luce le dinamiche di cambiamento. A grandi aree urbanizzate si alternano estese superfici intensivamente coltivate e altre di interesse paesaggistico che penetrano fin dentro la città e forniscono uno sfondo molteplice e pittoresco alla scenografia urbana. La città è circondata dalle montagne e questo è uno dei motivi per cui l’industria del turismo è diventata trainante per queste località. La struttura demografica della città è stata caratterizzata da lungo tempo dalla convivenza di due popolazioni, quella di lingua tedesca e quella di lingua italiana. La composizione sociale e demografica dell’Alto Adige Südtirol sta cambiando. Migranti da territori anche non europei si dirigono verso questi luoghi per stabilirvisi mentre flussi, anche di rifugiati politici, attraversano questo territorio.